Strategie, 2 Aprile 2019 da Sporteconomy.it

 

Creatività, velocità di azione, capacità di ascolto e coinvolgimento del bacino dei tifosi. Saranno questi gli elementi distintivi delle future strategie di marketing di aziende sponsor, leghe o club interessati ad investire nello sport (a partire dal mondo del calcio) nei prossimi anni. Non è più sufficiente acquistare pannelli pubblicitari bordo campo o spot in tv per promuovere il proprio brand, se le azioni studiate non lasciano un segno, un’impronta nell’utente finale (in questo caso l’appassionato di sport a tutti i livelli). Solo muovendosi attraverso queste nuove modalità i player sportivi possono riuscire a fidelizzare le fan base di riferimento. In alternativa ci si trova di fronte a sterili iniziative di branding, che non durano, nell’immaginario collettivo, più di una stagione sportiva. Un messaggio, quest’ultimo, soprattutto, per le aree marketing del calcio italiano, che scommettono ancora sulla visibilità dei marchi sui rettangoli di gioco (live o in tv). Senza emozione, infatti, non c’è neppure “ricordo” del marchio. 

 

Rapporto sempre più stretto con le tifoserie

 

Molti club di calcio hanno iniziato ad intrattenere rapporti costanti con i supporter, ascoltando i loro bisogni/necessità, oltre a coinvolgerli in iniziative che toccano importanti aspetti economici, come, per esempio, l’acquisto di biglietti o di capi di merchandising. Quest’ultima voce di ricavo è particolarmente sensibile ai risultati sportivi della squadra. Scarsi risultati o eliminazioni da competizioni nazionali o dai principali trofei internazionali (Champions ed Europa League) determinano crolli verticali nelle vendite delle maglie. C’è, però, chi ha studiato particolari iniziative “controcorrente” anche in caso di crisi sportiva. Lo Schalke04 (club di Bundesliga) infatti ha lanciato, di recente, un’iniziativa speciale, proprio per “recuperare” nei confronti dei supporter (dopo le ultime performance negative). 

 

Da rivelazione del calcio tedesco a crisi nera in nemmeno un anno. Si potrebbe riassumere così il momento che sta vivendo lo Schalke04 insieme ai suoi tifosi. La scorsa stagione aveva visto i ragazzi guidati dal giovane tecnico Domenico Tedesco (sostituito da Huub Stevens, attuale allenatore) fregiarsi del titolo di vice-campioni di Germania, seppur a distanza siderale dal Bayern campione, e guadagnare l’accesso alla Champions league, che, dalle parti di  Gelsenkirchen (nella Renania Settentrionale-Vestfalia), mancava dall’edizione 2010/11.

 

Complice anche un girone non proibitivo, lo Schalke è riuscito quantomeno a garantirsi la qualificazione agli ottavi di Champions, pescando dall’urna (forse) la squadra più in forma del momento in Europa, il Manchester City di Pep Guardiola. A poco è servita la prova nel match di andata, perso nel finale per 2-3, vista poi la sonora sconfitta subita (per 7-0) nel ritorno all’Etihad stadium, per l’incredulità dei 5 mila fan, che hanno invaso pacificamente la città inglese, sostenendo i propri beniamini, man mano che il punteggio continuava a lievitare.

 

Schalke04: maglie a prezzi scontati per “scusarsi” coi fan

 

Probabilmente questo sostegno, insieme all’ennesima sconfitta stagionale (in campionato lo Schalke è 14°, a pochi punti dalla zona “playout retrocessione”), hanno spinto la dirigenza del club tedesco a compiere un passo simbolico nei confronti degli abbonati, (un bacino di oltre 43 mila appassionati) come segno formale di scuse. In una lettera indirizzata ai supporter la dirigenza ha spiegato che : “…anche quando le cose vanno male, possiamo contare sui nostri fan. Lo apprezziamo soprattutto in momenti come questi. In segno di apprezzamento, abbiamo pensato di offrire a tutti i possessori di abbonamenti stagionali, un massimo di due magliette al prezzo simbolico di 19,04 euro. È bello sapere che non siamo mai soli”.

L’ iniziativa è valida fino al prossimo 19 aprile, e, come si legge nella lettera, ogni tifoso-abbonato potrà acquistare un massimo di due magliette, a scelta tra le tre utilizzate in campo dalla squadra in questa stagione, ad un prezzo simbolico di 19,04 euro, che poi è anche la data di fondazione del club (1904). Un prezzo molto inferiore rispetto agli 85 euro del prezzo originale imposto dallo sponsor tecnico (Adidas).

Dopo poche settimane lo Schalke ha visto crescere del 45% le vendite del merchandising, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Portando a casa un doppio risultato: nuove entrate commerciali ed un rapporto molto più stretto con la fan base(delusa fortemente dagli ultimi risultati sportivi). 

 

(di Marcel Vulpis) –  direttore agenzia Sporteconomy.it