Marketing, 13 Marzo 2019 da Sporteconomy.it

 

Da rivelazione del calcio tedesco a crisi nera in nemmeno un anno. Si potrebbe riassumere con questa frase il momento che stanno vivendo lo Schalke 04 ed i suoi tifosi. La scorsa stagione aveva visto i ragazzi guidati dal giovane tecnico Domenico Tedesco fregiarsi del titolo di vicecampioni di Germania, seppur a distanza siderale dal Bayern campione, e guadagnare l’accesso alla Champions league, che, dalle parti di  Gelsenkirchen, mancava dall’edizione 2010-2011, quando Raùl e Neuer portarono i blu fino ad un’insperata semifinale.

Quest’anno la squadra sembra aver imboccato un tunnel senza uscita e nonostante l’ostinata fiducia al tecnico Tedesco la squadra ristagna al 14esimo posto della classifica, con soli 4 punti di vantaggio sulla zona play-out retrocessione. L’ insofferenza della tifoseria per la situazione è esplosa lo scorso 4 marzo, quando, dopo la sconfitta interna per 0-4 (ironia della sorte) contro il modesto Fortuna Dusseldorf; una delegazione dei tifosi più accesi è scesa in campo ed ha costretto il capitano Stambouli in lacrime a consegnare la fascia di capitano.

Complice anche un girone non proibitivo, lo Schalke è riuscito quantomeno a garantirsi la qualificazione agli ottavi di Champions, pescando dall’urna forse la squadra più in forma del momento in Europa, il Manchester City di Guardiola. A poco è servita una prova gagliarda nella partita di andata, persa nel finale 2-3, vista la magra figura rimediata ieri sera nel match di ritorno all’Etihad: 7-0, per l’incredulità dei 5.000 fans, che hanno invaso pacificamente la città inglese, sostenendo comunque i propri beniamini, man mano che il punteggio lievitava.

Probabilmente questo sostegno, e l’ennesima brutta sconfitta stagionale, ha spinto la dirigenza del club teutonico a compiere un passo simbolico verso i propri tifosi abbonati, oltre 43 mila, come segno di scuse. In una lettera indirizzata agli abbonati la dirigenza spiega che : “anche quando le cose vanno male, possiamo contare sui nostri fan. Lo apprezziamo soprattutto in momenti come questi. In segno di apprezzamento, abbiamo pensato di offrire a tutti i possessori di abbonamenti stagionali, un massimo di due magliette al prezzo simbolico di 19,04 euro. È bello sapere che non siamo mai soli”.

L’ iniziativa sarà valida fino al 19 aprile, e come si legge nella lettera ogni tifoso abbonato potrà acquistare un massimo di due magliette, a scelta tra le tre usate dalla squadra in questa stagione, ad un prezzo simbolico di 19,04 euro, che è poi la data di fondazione del club, molto inferiore rispetto agli 85 euro del prezzo originale.

Chissà che questo gesto non sia d’ispirazione per altre dirigenze, riducendo la distanza tra tra i club ed i tifosi più affezionati, pronti ad affrontare ogni tipo di sacrificio anche quando la squadra va male. Non si tratta comunque di un episodio isolato. Lo scorso anno il Monaco, asfaltato 7-1 dal PSG di Emery,  decise di rimborsare il biglietto ai tifosi che avevano seguito la squadra in trasferta. Tornando ancora più indietro, nell’ottobre del 2014 la dirigenza del Sunderland mise a disposizione degli oltre 2.500 sostenitori che si erano sobbarcati la lontana trasferta di Southampton (500 km), perdendo 8-0, la possibilità di riavere indietro le 25 sterline del biglietto, ed inoltre donò completamente in beneficenza i soldi  avanzati dai biglietti di quei tifosi che non avevano usufruito del rimborso.