Da sinistra: Marco Del Checcolo – CEO e Founder DMTC Sport, Giovanni Malagò – Presidente del CONI, Nicoletta Vittadini – Vicedirettore dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica.

Ricerca, 19 Novembre 2019 da Dmtc

I valori dello sport all’interno di due originali ricerche  presentate oggi da DMTC e OssCom all’Università Cattolica del Sacro Cuore

A pochi mesi da Tokyo2020, il portato culturale che ne deriva è stato “pesato” attraverso una ricerca quantitativa rappresentativa della popolazione italiana e un’analisi sul social branding degli atleti. Giovanni Malagò, presidente del CONI: “Interessante l’antagonismo fra Valori Ponderati vs Influencer, che si traduce in un messaggio chiaro: lo Sport è anche un valore intangibile, e Sport Values Tableau può incanalarlo in un approccio data driven”.
Da sinistra:
Marco Del Checcolo – CEO e Founder DMTC Sport, Giovanni Malagò – Presidente del CONI, Nicoletta Vittadini – Vicedirettore dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica.

I valori dello sport all’interno di due originali ricerche presentate oggi da DMTC e OssCom all’Università Cattolica del Sacro Cuore

Arti Marziali, Canoa, Surf e le altre discipline ad alto impatto emotivo: lo studio innovativo che misura i valori associati agli sport

A pochi mesi da Tokyo2020, il portato culturale che ne deriva è stato “pesato” attraverso una ricerca quantitativa rappresentativa della popolazione italiana e un’analisi sul social branding degli atleti. Giovanni Malagò, presidente del CONI: “Interessante l’antagonismo fra Valori Ponderati vs Influencer, che si traduce in un messaggio chiaro: lo Sport è anche un valore intangibile, e Sport Values Tableau può incanalarlo in un approccio data driven”

Sono stati presentati, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, due distinti e innovativi lavori di ricerca curati rispettivamente da DMTC e dal Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica (OssCom).
Un incontro organizzato dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) nell’ambito del Master Comunicare lo Sport e promosso da Cattolica per lo Sport, la piattaforma dell’Ateneo a servizio degli atleti, delle società e delle istituzioni sportive.

I risultati, sono sorprendenti. Ad esempio, Sport Global Values Index, uno dei parametri messo a disposizione da SVT, che indica la capacità di coinvolgimento di uno sport sulla base dei valori percepiti dal pubblico, ha generato un ranking inatteso: ai primi tre posti, infatti, ci sono Arti Marziali/sport di combattimento, Canoa e Surf, con largo distacco sul calcio che si piazza solo al 25° posto.

“Athlete Brand Image nel mondo del surf e della canoa” è la ricerca sul branding dell’atleta presentata da OssCom (https://centridiricerca.unicatt.it/osscom), che ha analizzato quasi 2000 post, su Instagram, di atleti della canoa e del surf. Dall’analisi condotta dal centro di ricerca diretto da Piermarco Aroldi emerge un quadro della narrazione degli atleti che si focalizza sulla performance sportiva ma anche sull’unicità dei gesti atletici, e nella quale i percorsi di allenamento diventano uno strumento per mettere in luce i valori dello sport e il modo in cui ciascun atleta li interpreta. Vi è poi una terza area rilevante per gli atleti, il life style.

A 8 mesi dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, gli sport considerati “minori”, che hanno nell’Olimpiade il momento più importante sia in termini di risultati sportivi che di popolarità, confermano un potenziale di attrattività e di impatto emotivo sulla popolazione italiana sottovalutato sia dai media che dai brand.

Questo aspetto di “Sport Values Tableau” è stato apprezzato dal Presidente del CONI Giovanni Malagò: “Questo lavoro restituisce allo sport e ai suoi protagonisti una dimensione relazionale profonda, mai considerata prima, perché difficile da misurare. Gli atleti, attraverso le loro esibizioni e performance, trasmettono un’elevata ricchezza di valori, dal coraggio all’equilibrio, dalla forza al rispetto, dalla tecnica all’improvvisazione. Un insieme di sport factor che lavorano alla mente e al cuore delle persone, spesso poco considerato, perché difficile da misurare”.
“Questi aspetti – ha proseguito Malagò – sono stati per troppo tempo messi in secondo piano, mentre questa nuova metodologia di studio degli sport fornisce una risposta a chi premia la quantità rispetto alla qualità. Da questo punto di vista, è interessante riflettere sull’antagonismo fra Valori Ponderati vs Influencer, che si traduce in un messaggio chiaro: lo Sport è anche un valore intangibile, e Sport Values Tableau può incanalarlo in un approccio data driven”.

“Mi fa piacere che il Master Comunicare lo Sport non sia solo un’occasione formativa e didattica ma anche un luogo capace di creare un network fra professionisti dello sport ad alto livello. All’avvio della terza edizione del Master dell’Alta Scuola in Media, Comunicazioni e Spettacolo, questa giornata ne è una testimonianza”, ha detto Paola Abbiezzi, direttore scientifico del Master Comunicare lo Sport.

“La ricerca condotta da OssCom in collaborazione con gli studenti del Master Comunicare lo sport si è concentrata su Instagram, che è il social più utilizzato dal target di riferimento nei due sport analizzati ma anche quello con il maggior numero di profili certificati degli atleti del surf e della canoa. Il quadro emerso della narrazione degli atleti si focalizza sulle performance sportive e i percorsi di allenamento diventano strumenti per mettere in luce i valori dello sport e l’interpretazione che ciascun atleta ne dà”, ha affermato Nicoletta Vittadini, vicedirettore dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica.

“Come Founder di DMTC sono particolarmente orgoglioso di Sport Values Tableau per due motivi: perché ha un approccio metodologico innovativo, e la vocazione all’innovazione deve essere al centro di qualsiasi progetto imprenditoriale che si rispetti e che voglia avere lungo respiro, ma anche perché restituisce centralità e una maggiore considerazione a discipline sportive catalogate come minori. Mi riferisco alle cosiddette “varie” nel linguaggio giornalistico, relegate a un ruolo subordinato rispetto alla predominanza del calcio, padre padrone dell’informazione sportiva in Italia. Per me che da sempre, come suggeriva Ottavio Missoni, leggo la Gazzetta/i quotidiani sportivi alla rovescia, questa ricerca è un punto di partenza per pensare maggiormente a questi sport come leva di comunicazione, arrivandoci non per suggestioni emotive o passioni individuali, ma grazie a evidenze concrete” ha dichiarato Marco Del Checcolo CEO, Founder e Strategic Planner di DMTC Sport.