Sicurezza, 18 Luglio 2019 da Sporteconomy.it

 

Il settore del marketing e delle sponsorizzazioni è in costante evoluzione. Le principali realtà sportive infatti sono alla ricerca di nuove idee. Il tutto collegato ad una moderna visione della “partnership”, così da superare il tradizionale concetto di sponsorhip. Apporre il marchio di un’azienda su una monoposto o su una maglia di calcio di fatto è un format superato.

Il mondo dei motori, così come quello del football, si sta rapidamente trasformando e l’avvento della tecnologia sta diventando centrale nello sviluppo delle attività aziendali. Solo considerando, per esempio, un team di F.1, la crescita del patrimonio dati (con relativa gestione in termini di protezione informatica) è stimato in +50%, nel confronto anno su anno. Un enorme volume di informazioni strategiche per i playersportivi, nel presente oltre che nel futuro. Un vero e proprio patrimonio aziendale, che non soltanto deve essere raccolto e gestito, ma soprattutto protetto (dai potenziali rischi, e sono diversi, in ambito informatico). Nel tempo, sono nate, e si sono sviluppate, una serie di realtà, molto spesso internazionali, specializzate nel settore della cosiddetta “cyber-security”.

Se fino a pochi anni fa, erano attive, nel mercato dello sport, come semplici fornitori (spesso in modo “invisibile” e conosciuti solo dagli addetti ai lavori), oggi queste aziende si sono trasformate da partner tecnici in sponsor hi-tech, con investimenti a sei zeri (guadagnandone notevolmente in termini di visibilità televisiva). Contribuiscono, tra l’altro, al budget stagionale di molti team di motorsports (in F.1 e Formula E), così come nel mondo del calcio.

In sintesi, affiancano le società sportive, migliorando e sviluppando le capacità aziendali di backup e archiviazione dei dati. L’analisi del database aziendale, inoltre, alimenta l’innovazione. L’interpretazione scientifica delle informazioni raccolte è spesso ciò che distingue le realtà leader dalla concorrenza in generale, rendendo questo enorme volume dei dati il bene più prezioso nella corsa verso lo sviluppo tecnologico.

Tra le aziende-sponsor, specializzate in sicurezza informatica a 360 gradi, si è ritagliata un posto importante Acronis, con quartier generale nella città-Stato di Singapore (presente con 14 filiali in più di 190 Paesi).

Acronis, attiva con partnership strategiche in diversi sport, è concentrata soprattutto in due settori: motori e calcio. Nel football internazionale ha stretto legami importanti con l’Arsenal e i neo campioni d’Inghilterra del Manchester City (nelle ultime ore è stata annunciata a Singapore la partnership con l’FC Inter).

Nei motori è attualmente collegata ai marchi ROKiT Williams racing e SportPesa Racing Point (entrambe scuderie di F.1). Nella “Formula E” infine sostiene tecnologicamente il team monegasco Venturi, oltre a DS Teechetah e NIO (realtà motoristiche basate in Cina).

“La produzione e l’ottimizzazione delle monoposto dipende essenzialmente dai dati, raccolti durante la pianificazione, la produzione ed i test. Perdere i dati per un team di F.1 o di Formula E ha un impatto sui risultati simile ad avere una vettura ferma su una pista durante la gara”, ha spiegato, Mauro Papini responsabile per le aree Sud Europa, Mediterraneo e Medio Oriente di Acronis.”I team e i piloti di Formula E poi hanno un tempo di permanenza in pista molto limitato. Pertanto, devono ottenere il massimo dalle informazioni tecniche che sono in grado di raccogliere, per costruire modelli di simulazione completi in grado di offrire un’anteprima e una guida per la configurazione futura della vettura.”

di Marcel Vulpis