Eventi, 17 ottobre 2018 da Gazzetta.it
Armonia dopo il vertice a Roma con sindaci delle città e governatori di regione. Cambia la “geografia” dei siti, possibilità di cerimonia di chiusura a Verona. E Malagò conferma il low budget: “Investimenti limitatissimi o quasi inesistenti.
“Siamo d’accordo al 98 per cento”, dice il sindaco di Milano Beppe Sala alla fine del vertice Coni-governatori-sindaci per impostare la road map della candidatura Milano-Cortina verso l’appuntamento di fine giugno a Losanna, quando il Cio deciderà la città che organizzerà l’Olimpiade invernale 2026. “Una riunione performante e costruttiva”, aggiunge Luca Zaia, il presidente del Veneto. Una situazione di armonia che porta Giovanni Malagò ad annunciare l’assenza di un vero e proprio comitato promotore della candidatura. Piuttosto nasce una sorta di unità direttiva in cui oltre al presidente del Coni ci saranno i governatori di Lombardia e Veneto e i sindaci di Milano e Cortina. Ma funzionerà a pieno regime una struttura operativa che lavorerà quotidianamente a partire dalle visite ai siti olimpici che il Cio ha calendarizzato per l’inizio della prossima settimana (da martedì e giovedì). “L’incontro si è svolto in un clima affettuoso”, racconta ancora il presidente del Coni.
NOVITÀ — La geografia dei siti cambia. Si tratta di mutamenti non definitivi, ma si vogliono raccogliere il più possibile le prime indicazioni del Cio. Che vuole riunire salto e sci di fondo nello stesso palcoscenico. E ciò può avvenire solo a Predazzo, in Trentino, altrimenti bisognerebbe costruire un costosissimo nuovo trampolino, tradendo tutta l’impalcatura low cost che regge la candidatura. La Valtellina, senza sci di fondo, si rifarebbe con una parte (la più piccola) del programma dello sci alpino, ceduta da Cortina. Che invece ottiene di fatto l’accantonamento dell’ipotesi Sankt Moritz per la pista di bob-skeleton-slittino. Zaia annuncia che ha nel cassetto il piano di gestione della pista “Eugenio Monti” rinnovata. Insomma, il bob e i suoi fratelli si disputeranno a Cortina, insieme “con molte altre gare”, aggiunge il sindaco Gianpietro Ghedina. E mentre è scontata la cerimonia di apertura a Milano, Malagò conferma una possibile scelta diversa per quella di chiusura. All’Arena di Verona? “E’ un’idea”.
LOW COST — Ancora una volta la parola d’ordine è quella di abbassare le spese il più possibile. “Rispetteremo al massimo le indicazioni del Cio, che chiede massima sostenibilità dell’evento. Investimenti limitatissimi o quasi inesistenti”. Mentre fra le due regioni c’è già un patto per dividersi le spese. Sperando che prima o poi anche il Governo dia una mano…