Ricerche, 4 giugno 2018 da Sporteconomy.it

L’azienda di consulenza e revisione aziendale KPMG ha pubblicato la terza edizione dello studio “The European Elite 2018” sulle valutazioni aziendali dei club calcistici. L’analisi rileva che il valore complessivo dei 32 principali club europei è cresciuto del 9% rispetto alla passata stagione.
Nonostante l’aumento degli stipendi e le folli spese per il calciomercato, le società calcistiche hanno fatto registrare un incremento considerevole degli utili prima delle imposte.
Il Manchester United è in testa a questa particolare classifica che tiene conto di una serie di fattori, gli stessi di cui si servono gli investitori che vogliono comprare una squadra di calcio.
L’indicatore principale è l’enterprise value (EV) la somma degli apporti dei soci nel capitale e dei debiti al netto delle liquidità. Per arrivarci Kpmg utilizza il metodo dei multipli del fatturato, personalizzando il moltiplicatore in modo da pesare correttamente le caratteristiche delle squadre: entrano così in gioco la profittabilità, la popolarità, il potenziale sportivo, l’impatto dei diritti tv, l’eventuale proprietà di uno stadio.
I Red Devils presentano un EV (Enterprise Value) di 3.255 milioni di euro e sono l’unica società ad aver superato la barriera dei 3 miliardi.
Seguono Real Madrid e barcellona rispettivamente con un EV di 2.920 milioni di e 2.783 milioni.
Lontane dalla vetta le squadre italiane, con la Juventus che presenta un valore di 1302 milioni piazzandosi al nono posto. Dopo i bianconeri c’è quasi il vuoto e per trovare un’altra italiana occorre scendere al 17° posto dove c’è il Napoli. Il club del presidente De Laurentiis ha superato Roma, Inter e Milan e presenta un EV di 518 milioni. Tra le 32 in classifica vi è anche la Lazio con un valore di 241 milioni. Il 42% del valore totale proviene da squadre della Premier League,mentre il peso delle 6 italiane è del l’11%.