News, 26 Febbraio 2019 da IlSole24ORE.it

 

È una nuova tendenza del ciclismo e del ciclo turismo, che sta riscuotendo un grande successo. Passare una giornata con il tuo campione preferito. Anche via web. Allenarsi insieme, preparare un un programma personalizzato, imparare i trucchi del mestiere divertendosi.
Piace agli amatori, piace alle famiglie, piace agli operatori turistici, che vedono nel ciclismo e nella bicicletta uno strumento “pulito” per muoversi nella natura e in ambienti paesaggistici di forte richiamo.
Lo hanno capito anche i campioni più noti che, quando si ritirano dall’attività agonistica, diventano imprenditori di se stessi, un marchio itinerante per attirare gli appassionati.

L’ultimo ad aver intrapreso questa strada è Damiano Cunego, il “piccolo principe,” vincitore del Giro 2004 e di circa 50 corse tra i professionisti. A un anno dal suo ritiro, si è messo a disposizione degli appassionati diventando personal trainer e healt coach. Nel suo sito il veronese offre diverse pacchetti di allenamento personalizzati alle caratteristiche fisiche degli interessati.
“ Vuoi passare una giornata con Damiano? Scrivici e organizzerò una sessione di allenamento a Verona…”, si legge nel sito che propone anche la soluzione opposta: “Damiano può raggiungere te e il tuo team ovunque nel mondo per un allenamento unico della durata di una settimana”. I costi? Anche questi personalizzati…

Ma Cunego non è il primo. Un altro campione assai noto è Alessandro Ballan, l’ultimo azzurro ad aver conquistato il titolo iridato nel 2008 a Varese. Il veneto, vincitore anche di un Giro delle Fiandre, partecipa con i suoi suggerimenti a Bikevo, una piattaforma online in italiano e in inglese, cui collabora anche il cittì della nazionale Davide Cassani, con video-allenamenti della durata anche di tre mesi (costo da 99 euro a 149 euro). Si impara a prepararsi per una Gran Fondo, a una ciclo storica, ma anche a una pedalata con gli amici lungo il Brenta o in qualche altro percorso più distensivo e meno agonistico.

Vuoi invece prepararti per una salita impegnativa? Oppure affinare il tuo spunto in velocità? In tuo aiuto viene il danese Bjarne Riis, campione discusso per le sue non immacolate vicende farmacologiche. Sperando che abbia perso il vizio, Riis ha fondato VirtuGo, un altro programma di coaching online, dove un allenatore virtuale consiglia che cosa fare tenendo conto delle attitudini di ciascun amatore e di quanto tempo libero ha per prepararsi.

Ma vuoi gareggiare da casa pedalando sui rulli? Ecco Zwift, una piattaforma che permette di confrontarsi con altri corridori su tracciati virtuali dove si son già svolte corse famose. Qui si paga una tariffa mensile di circa 20 dollari.
Per chi vuole lanciarsi su percorsi che simulano le tappe più dure del Tour de France o del Giro d’Italia c’è una novità: un tutor suggerisce come affrontare una salita, una certa curva, una discesa per non rompersi il collo. Per iscriversi nessun problema, salvo saper l’inglese. La prima settimana è gratis. Poi 13 dollari alla settimana o cento all’anno.

Ma il gusto ci guadagna se al posto di un tutor virtuale pedala al tuo fianco un campione in carne e ossa. Ad esempio il leggendario Johan Musseuw, 53 anni, uno dei più spietati cacciatori di classiche della storia del ciclismo. Il belga porta gli appassionati sui posti spiegando come affrontare il pavé o le colline delle Fiandre. La sua organizzazione si chiama Cycling experience e si trova sul sito https://www.johanmuseeuw.be/.

Ti piace la Toscana? Le sue colline, i suoi angoli più suggestivi? Il campione giusto è l’americano Andy Hampsten, primo corridore non europeo ad aver vinto il Giro nel 1988. Da allora l’Italia è il suo Paese adottivo, la Toscana in particolare. Ma con Hampsten, come dice lui con il sorriso, puoi anche fare il giro del mondo in bicicletta. Ma qui i costi lievitano. Maggiori informazioni su https: www.cinghiale.com.

Restando in Toscana, ci si può rivolgere anche a Silvia Parietti, 40 anni, campionessa italiana nel 2005. La livornese questi posti li conosce come le sue tasche. Una guida ideale per abbinare lo sport a un turismo meno sedentario (https://www.facebook.com/silvia.parietti) Anche Paola Pezzo, prima campionessa olimpica nel cross country (Atlanta 1996 e Sidney 2000 ), famosa anche per il suo décolleté che incantò gli sportivi in diretta televisiva, gestisce una scuola di mountain bike a Valeggio sul Mincio in provincia di Verona e collabora con il liceo scientifico di Brenzone sul Garda, dove il ciclismo è materia di studio per tutti e cinque gli anni di corso.

Restando vicino al Garda, va segnalato un’altro ex corridore, il bergamasco Alessandro Vanotti, che fa da apprezzata guida turistica in bici nei vigneti della Francia Corta spingendosi anche in Veneto. Il suo pezzo forte, essendo del luogo, è anche mini tour delle salite intorno a Bergamo e in Città Alta.

Insomma, la bici si muove verso nuovi orizzonti. Soprattutto fa da congiunzione con una idea più agile della mobilità e del turismo. Cose intuite in anticipo da Francesco Moser, campione quasi leggendario (273 corse vinte) per le sue imprese a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Tra i primi a inventare la Gran Fondo per amatori, Moser è anche produttore di vino e spumanti, ed è sempre stato una sorta di ambasciatore viaggiante del Trentino e dei più suggestivi paesaggi ciclistici italiani.
Un altro ex campione lanciato sulla scia di Moser è lo svizzero Fabian Cancellara, detto Spartacus per la sua potenza che sviluppava soprattutto nella classiche e nelle prove a cronometro. Ritiratosi nel 2016, Cancellara ha allestito una piattaforma rivolta sia ai principianti che ai semi-professionisti per coprire tutti i livelli di difficoltà. Gran Fondo, prove contro il tempo, percorsi con salite impegnative. Si comincia a Forlì il 7 aprile con una cronometro di 24 km e si finisce a Lugano il 21 settembre passando per altri appuntamenti in Germania e Danimarca . Attenzione: qui c’è da pedalare, soprattutto se vi troverete a fianco di Spartacus…