Pubblicità del Gioco, 15 ottobre 2018 da Sporteconomy.it

L’idea per una giusta misura nella regolamentazione della pubblicità del gioco potrebbe arrivare proprio dalla moderna patria del “gambling”. Parliamo chiaramente dell’Inghilterra. Conservatori (Lord Chadlington), Laburisti, Scottish National Party e Liberal-Democratici , con il supporto della Chiesa cattolica e della Chiesa d’Inghilterra, hanno unito le forze in un progetto di legge che blocchi le pubblicità sul gioco una ora prima, e dopo, ogni evento sportivotrasmesso in tv o su qualsiasi “device”.

Nessun dramma per gli operatori, almeno a leggere i principali quotidiani generalisti inglese. Nel frattempo, importanti brand del settore hanno già annunciato investimenti milionari in attività di CSR (Corporate Social Responsability), il cambiamento dei propri algoritmi per fronteggiare abusi di gioco, una partnership con “GamCare” (l’associazione che nel Regno Unito si occupa di chi è affetto dal G.A.P.) per il contrasto al gioco minorile, oltre ad investimenti da 4 milioni di sterline, per il 2019, in progetti a favore del gioco responsabile.