Sponsorizzazioni, 20 Gennaio 2020 da Sporteconomy.it

 

La Premier League è il mercato più ricco, in ambito sponsorizzativo, tra tutti quelli europei (1,2 miliardi di euro, in questa stagione, inclusi i contratti pubblicitari a bordo campo). Partendo nell’analisi dallo storico brand del Manchester United (nonostante quest’ultimo sia solo quinto nella classifica provvisoria) la sponsorizzazione tecnica coi tedeschi di Adidas vale più di 90 milioni di euro annui (fino al 2026), mentre il contratto di jersey-sponsorship (sponsorizzazione di maglia) con la casa automobilistica Chevrolet genera oltre 67,8 milioni di euro su base stagionale (partnership valida fino al 2021).

Restando alla città Manchester, ma sull’altra sponda, i campioni d’Inghilterra del “City”, da questa stagione, hanno scelto di vestire Puma, grazie ad un sodalizio stipulato, lo scorso inverno, con la casa tedesca.

I Cityzens nello specifico incasseranno 55 milioni di euro annui (per un totale di due lustri). Lo sponsor di maglia è invece Etihad airways (vettore aereo con base ad Abu Dhabi), che si è impegnato a versare 45 milioni di euro a stagione. La compagnia emiratina è anche “name sponsor” del City of Manchester Stadium, per oltre 20 milioni di euro.

Passando ai club dell’area metropolitana di Londra, è il Chelsea del magnate russo Roman Abramovich a detenere il primato delle partnership più remunerative: Yokohama Tyresappare sulla maglia da gioco dei “Blues” dal campionato 2015 (il contratto scadrà il prossimo 30 giugno 2020). Complessivamente lo sponsor asiatico avrà investito circa 275 milioni di euro. Mentre la partnership tecnica è a firma Nike, grazie ad un accordo “monstre” (in vigore dal 2017 e valido sino al 2032) per poco più di 1,06 miliardi di euro.

È invece recentissimo il rinnovo del Tottenham Hotspur (altro club della “City”) con lo sponsor di maglia AIA (la più grande compagnia assicurativa sul mercato asiatico), che pagherà circa 45 milioni di euro a stagione (fino al 2027), per un totale di 360 milioni di euro.

Nuove collaborazioni anche per l’Arsenal FC: è entrato in vigore il nuovo contratto con Adidas (68 milioni a stagione), valido per i prossimi 5 anni (in totale oltre 340 milioni di euro). Di recente poi è stata rinnovata l’intesa con lo sponsor di maglia Fly Emirates (vettore emiratino, ma con base a Dubai), con un accordo (fino al termine della stagione 2024) per una cifra globale stimata in 200 milioni.

Nuova ricca partnership in arrivo in “casa” Liverpool. Confermato lo sponsor di maglia “Standard Chartered” (banca molto attiva sul Far East), che ha assicurato 45 milioni di euro all’anno fino al 2023, la squadra campione d’Europa, dopo una burrascosa rottura con l’azienda di sportswear statunitense New Balance (circa 45 milioni di euro), passerà alla rivale Nike, pronta a garantire ai “Reds” circa 95 milioni a stagione. Diventerà pertanto la jersey sponsorship più remunerativa della English Premier League (EPL).

Nella realtà si parte da una base fissa non elevatissima (circa 35 milioni di euro), inferiore al contratto stipulato anni fa con New Balance, ma a far sorridere l’area finanza del club è la parte “variabile” dell’accordo. Su ciascuna referenza venduta nel mondo (a livello di merchadising ufficiale) i Reds porteranno a casa il 20% (per euro incassato). Quasi tre volte in più rispetto a quanto previsto dall’attuale partner tecnico statunitense. A ciò bisogna aggiungere i bonusper i risutalti sportivi raggiunti, come la conquista del titolo nazionale (nella stagione in corso il Liverpool è primo con 19 punti sulla seconda: i rivali del ManCity) fino al Mondiale per Club FIFA (vinto quest’anno sui brasiliani del Flamengo). Nel confronto europeo solo Real Madrid (120 milioni di euro da Adidas) e Barcellona (circa 105 milioni da Nike) incassano di più dei campioni d’Europa e del Mondo in carica.

* di Marcel Vulpis direttore agenzia Sporteconomy