Focus Impianti Sportivi, 17 Dicembre 2019 da Sporteconomy.it

 

Investimenti e progetti mirati al Sud per sviluppare nuovi spazi destinati alla pratica sportiva, valorizzando nel contempo i territori di riferimento.

Nei giorni scorsi a Bari è stato ufficializzato il rinnovo della convenzione tra Regione Puglia, Istituto per il Credito Sportivo (ICS) e Puglia Sviluppo, per dare ulteriore impulso alla crescita degli impianti sportivi a livello regionale. 

Importanti gli incentivi sia come contributi in conto capitale, sia come riduzione dei tassi di interesse dei mutui ICS. L’ente locale pugliese intende anche ottimizzare gli interventi attraverso un lavoro di programmazione e razionalizzazione. Infatti sono state illustrate le nuove strategie operative contenute nel “Documento di programmazione per l’impiantistica sportiva” redatto da Asset (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio).  

Due le principali direttive: da un lato il miglioramento degli impianti esistenti attraverso le “linee guida per la gestione degli impianti sportivi pubblici”; dall’altro la promozione di sport ambientali praticabili in “luoghi di sport a cielo aperto”, con elevato valore anche per la salute, la tutela dell’ambiente e la promozione turistica. 

Queste nuove modalità consentiranno di utilizzare meglio e valorizzare il patrimonio esistente sul territorio, aiutando i comuni delle sei province pugliesi a creare sinergie con le società sportive ed i soggetti che abbiano una mission sportiva e sociale. L’obiettivo primario è l’incentivazione della fruizione collettiva delle strutture,  garantendone una gestione efficiente e soprattutto un’ampia accessibilità.

In totale, attualmente, la Puglia dispone di 3.750 impianti (con una pressione demografica di 92,6 strutture per 100mila abitanti) e di 6.890 spazi sportivi fisici (pressione demografica pari a 170,2). Lecce infine la provincia con il maggior numero di impianti (1.000) e spazi sportivi (ben 1.800, così come la provincia di Bari). 

“Da diversi anni la Regione Puglia è impegnata nella valorizzazione dell’attività sportiva, sia come strumento di socializzazione, integrazione e aggregazione, sia come fattore di promozione della tutela della salute e del benessere psicofisico dei suoi cittadini” ha sottolineato Elio Sannicandro (direttore generale Asset e regista del Documento). “Partendo da queste premesse, la Regione ha avviato un lavoro di analisi della domanda di sport esistente e dell’offerta di impianti sportivi, sviluppando riflessioni e studi scientifici che possano consentire di pianificare e programmare lo sviluppo dell’impiantistica sportiva, razionalizzando le risorse economiche, umane e ambientali. L’analisi in esame (verrà presentata nei primi mesi del prossimo anno, nda) costituisce una base fondamentale per programmare azioni ed interventi.”

Analizzate nel documento anche le cause principali di disuso degli impianti sportivi(in Puglia questa percentuale non supera il 13,3%): stato di conservazione insufficiente, mancanza di agibilità, esigenze di manutenzione, difficoltà gestionali e mancato adeguamento delle norme di sicurezza/igiene. 

Per queste motivazioni la Regione Puglia ha investito 17 milioni di europer l’impiantistica ed ulteriori 5 milioni per la promozione di azioni che potranno favorire e promuovere la pratica motoria e sportiva ad ogni livello. 

La Puglia quindi si presenta come una regione all’avanguardia (nel confronto nazionale) nell’utilizzo delle risorse disponibili ed estremamente ricettiva nella sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo dello sport. 

L’Istituto del Credito sportivo inoltre offrirà nuove possibilità di interventi e finanziamenti per migliorare il patrimonio sportivo. Previsti 50 milioni di euro per i prossimi 3 anni a sostegno dello sport pugliese. L’accordo è finalizzato ad ottimizzare gli interventi finanziari utilizzando il Fondo regionale per l’impiantistica, compresa la realizzazione di spazi sportivi all’aperto e playground. 

Gli impianti sportivi a “cielo aperto”

Il futuro è negli impianti sportivi a cielo aperto, riuscendo a coniugare turismoe sport. L’evoluzione della domanda di servizi turistici in Italia ha portato all’affermarsi di “prodotti” progettati per specifici interessi o passioni degli utenti finali. Nel tempo si è arrivati alla diffusione del cosiddetto turismo esperienziale, vera e propria concettualizzazione dell’attività turistica “personalizzata” sul territorio. 

Da questo punto di vista, per esempio, la Puglia dispone di percorsi pedonali, percorsi misti (come i Sentieri di Puglia e il Parco delle Dune Costiere), Ciclovie (quella Adriatica, o ancora dei Borboni o dell’Acquedotto pugliese) o impianti per lo sport a cielo aperto (sia per gli sport di mare, sia per quelle di terra). 

* di Marcel Vulpis direttore agenzia Sporteconomy.it