Decisi a colmare un vuoto: all’indomani della propria Assemblea Generale, Assi Manager fa il punto sulla situazione della Sport Industry italiana e rilancia la propria ‘Mission’, annunciando una serie di iniziative focalizzate al riconoscimento della figura dello Sport Business Manager nel nostro Paese.

 

L’Italia dello sport vince tanto. Vince quasi tutto. Ed è un vero e proprio miracolo, considerate le dimensioni del nostro Paese, lo stato delle nostre infrastrutture sportive e, soprattutto, la mancanza di una vera cultura sportiva, oggi più che mai evidente ad ogni livello, istituzionale e non. In Italia lo sport è relegato a semplice passatempo, a partire dalle scuole, dove malgrado i passi avanti compiuti negli ultimi anni si è anni luce distanti da quanto avviene nel resto d’Europa (tralasciando il resto del mondo…). A livello istituzionale, non esiste più un Dicastero dedicato allo Sport e, se questo può non essere significativo, lo è la scarsa rilevanza che la classe politica in Italia assegna allo sport ed al suo articolato sistema di economie. Malgrado l’indotto economico che la sport industry è in grado di generare, infatti, il settore non è in alcun modo riconosciuto come tale, e chi vi opera fatica a far valere le proprie competenze, spesso e volentieri di altissimo livello.

Assi Manager, l’Associazione Italiana dei Manager dello Sport Business, parte da questo assunto e, come sottolineato dal suo Presidente, Federico Fantini, durante l’annuale Assemblea dei Soci, punta con decisione a rilanciare la propria ‘Mission’, ovvero il riconoscimento del ruolo che lo sport deve avere in un paese civile, fonte di innovazione, sviluppo e crescita e formidabile strumento di aggregazione sociale e prevenzione per la salute di tutti.

Oggi più che mai è importante unirsi e fare squadra. Condividere una visione culturale del lavoro in questo settore ancora caotico, disarticolato, immaturo e spesso ancora molto lontano da un livello di competenze all’altezza del peso economico e politico di questo paese”, ha sottolineato Fantini.

Nei prossimi mesi Assi Manager lancerà dunque una serie di iniziative, volte a sottolineare la necessità di valorizzare le competenze di chi opera a livello professionale nel comparto sportivo, per superare quei meccanismi di autoreferenzialità che hanno tradizionalmente caratterizzato le dinamiche del mercato del lavoro sportivo in Italia e aprire le porte ai tanti giovani che oggi hanno scelto lo sport quale professione, seguendo percorsi accademici dedicati e altamente qualificanti, sull’esempio virtuoso di tante realtà internazionali.

Siamo decisi a colmare un vuoto – continua Fantini – e per farlo partiremo dalla creazione di un vero e proprio Osservatorio, che raccolga i dati in modo analitico e ci consenta di fotografare in maniera precisa la situazione del nostro Paese. Chiamiamo a raccolta i nostri associati, motore e linfa vitale di Assi Manager, per definire le aree di intervento da cui partire ed avviare partnership e sinergie che ci consentano di raggiungere gli obiettivi prefissati in tempi brevi. I mesi che ci attendono, sono ottimista, vedranno diradare le nebbie pandemiche e rilanciare prepotentemente il settore; la sfida è cavalcare questa nuova fase con strumenti e competenze corrette. Assi Manager ha intenzione di cogliere la sfida e contribuire a vincerla.

 

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ASSI MANAGER, associazione culturale senza scopo di lucro, nasce nel 2017 con lo scopo di riunire gli operatori e i professionisti del settore sportivo e di promuoverne la cultura e il riconoscimento di competenze e professionalità. Ispirata a valori come trasparenza, competenza, solidarietà, etica professionale, rispetto delle regole e lealtà, Assi Manager punta a divenire l’associazione di riferimento per le principali istituzioni sportive e governative italiane, nonché per le Federazioni, le Leghe Professionistiche, le Società Sportive e le Associazioni operanti nel comparto sportivo italiano. www.assimanager.it

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